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bianco del patrimonio

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Il vulcano con la sua incessante attività eruttiva rilascia nel terreno una grande quantità di elementi minerali che rappresentano la vera ricchezza in termini di fertilità del suolo e nutrienti per le piante. Nel 2013 inoltre l’UNESCO ha inserito l’ETNA nella lista dei siti “Patrimonio dell’Umanità”.

Questo vino rappresenta il "sacrificio" che ogni anno offriamo come dono propiziatorio fatto dall'uomo.

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VINIFICAZIONE
Le uve subiscono una pressatura diretta a grappolo intero. La resa uva-mosto è del 60%. Le bucce vengono immediatamente separate dal succo. Segue una sfecciatura statica a freddo e la fermentazione alcolica spontanea mediante un piede di lieviti indigeno. 

AFFINAMENTO
Successivo affinamento in acciaio per un periodo variabile dagli 8 ai 12 mesi con batonnage settimanali.
Il vino rimane in bottiglia per almeno 12 mesi prima della commercializzazione.

LONGEVITA'
E' sempre difficile pronosticare la longevità di un vino. Vista l'importante matrice acida delle uve e i continui batonnage fatti durante l'affinamento in vasca, possiamo ragionevolmente suppore che il vino possa migliorare in bottiglia nei 5 anni successivi all'imbottigliamento.

PRIMA ANNATA
2018

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IL VINO

IL PROGETTO

Le uve bianche del nostro territorio provenienti da diverse contrade del versante Nord dell'Etna, vero PATRIMONIO nostro e dell'umanità intera, vengono riunite per dare vita ad un vino bianco dagli aromi complessi ma di semplice beva. E' l'unione delle varie cultivar bianche presenti nei nostri vigneti e rappresenta, in chiave moderna, ciò che facevano i nostri avi. Il vino non subisce filtrazioni nè chiarifiche, pertanto l'eventuale leggero deposito in bottiglia è sinonimo esclusivo di genuinità. 

IL VITIGNO

A seconda dell'annata le singole varietà possono subire una leggera variazione percentuale:
Carricante, circa il 60%
Grecanico, circa il 30%
Catarratto, circa il 10%
 

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